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La 1CT alla scoperta di TORINO

Con la gita organizzata dalle nostre insegnanti, abbiamo scoperto che Torino, oltre ad essere una città ricca di storia, è anche un importante centro industriale. Dopo gli anni ‘80, però, molte fabbriche sono state chiuse e la città ha vissuto un’importante trasformazione.                                  La zona di Borgata Ceronda, ad esempio, a partire dagli anni 2000, è stata riurbanizzata fortemente e qui è stato costruito un parco pubblico di oltre 456.000 m², che è considerato uno dei polmoni verdi più vasti della città.

Poi troviamo il Parco Dora, ormai sito di "archeologia industriale", formato dai resti di acciaierie della FIAT, utilizzato come: skate park, campo da basket, luogo per una preghiera comune alla fine del ramadan, festival techno, area per i rave e per la street art. Infatti tutte le mura rimaste dalle vecchie fabbriche sono ricche di graffiti fatti da artisti come: giotto88, etnik, seth_dazrua, tot5.

Una delle opere architettoniche più particolari è sicuramente quella che utilizza le vecchie torri di raffreddamento per rappresentare quattro cappelli. Quest’opera è dedicata a Bobby Sands, morto nella guerra d’indipendenza dell’Irlanda del nord. 

Torino è anche una città attenta all’ambiente e lo dimostra la presenza dell’ MAcA - Museo A come Ambiente, che noi di 1CT abbiamo visitato. Il museo è diviso in 4 sezioni: acqua, scarti, energia ed alimentazione. 

Nella sezione dedicata all’acqua ci hanno fatto vedere un filmato che ci mostrava la differenza tra l’ambiente marino a  10 metri di profondità  e quello a 11.000 metri (fossa delle Marianne) sotto il livello del mare. A 10m di profondità per via dei raggi solari è presente molta vegetazione marina e poseidonia, che protegge dall'erosione, invece a 11.000 metri sotto il livello del mare la luce penetra solo fino ai 150 m di profondità, la pressione è altissima, l'ossigeno è molto rarefatto ed è quasi assente la vegetazione. 

La guida del museo ci ha illustrato gli esperimenti sull'energia potenziale e i tipi di strumenti usati per sfruttare l’H2O, come la vite di Archimede. Interessante è stato anche osservare le varie forme dell'acqua e i suoi passaggi da stato in stato. 

Nella sezione dedicata agli scarti, la guida ci ha parlato della plastica, spiegandoci che è un materiale che deriva dal petrolio, che non è biodegradabile e che ne esistono 6 tipi diversi.

Anche la carta rappresenta uno dei tipi di scarto più comuni e anche questo materiale può essere riciclato. Abbiamo osservato due tipi di carta al microscopio, quella riciclata e quella non riciclata la cui differenza principale è il colore, infatti più la carta viene riciclata più diventa marroncina, essendo che nella carte riciclata ci sono piccolissime macchioline di inchiostro ricavate da altri fogli utilizzati in precedenza.  

La penultima stanza visitata è dedicata all’energia. Seguendo un percorso su un pannello luminoso ne abbiamo scoperto i vari tipi:

  • muscolare

  • termica (del fuoco)

  • idroelettrica (dall’acqua)

  • non rinnovabile (dai combustibili fossili)

  • rinnovabile (geotermica, solare, eolica,ecc.)

Infine l’ultima sezione  del museo è dedicata all’alimentazione. Abbiamo conosciuto i problemi legati alla produzione alimentare praticata con l’agricoltura e l’allevamento. In quest’area ci è stato spiegato anche come disporre il cibo nel frigorifero per sprecarne di meno (mettere in una posizione più visibile i cibi che scadono prima per ricordarsi di mangiarli). 

Dopo questa visita ci siamo spostati in un’altra area della struttura dove abbiamo partecipato ad un laboratorio sull’importanza della risorsa acqua e sui motivi che ci devono spingere a consumare l’acqua del rubinetto anzichè quella in bottiglia. L’acqua che arriva nelle nostre case attraverso l’acquedotto infatti è più sicura, ecologica ed economica di quella confezionata. Essa proviene per il 10% da fonti di montagna, al 75% da falde acquifere e al 15% da fiumi. 

La guida ci ha illustrato i vari trattamenti che l’acqua subisce per essere resa potabile partendo dalla captazione nei fiumi o nelle falde fino ad arrivare nelle nostre case per usi alimentari e domestici.

Insomma, abbiamo vissuto una giornata molto interessante ed istruttiva!

BOIDO SIRIA, CIRIOTTI ANGELO, GAI MATTIA E STROPPIANA SILVIA

La 1CT a Torino