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Triangoli Rossi


“TRIANGOLI ROSSI” del Teatro degli Acerbi

Ven. 24 gennaio alle ore 10,30 le classi del triennio del turistico del “Pellati” hanno assistito al Teatro Balbo di Canelli alla rappresentazione teatrale dedicata alla memoria della deportazione, offerta dall'associazione “Memoria Viva” e dal “Teatro degli Acerbi”.

Prima dello spettacolo alcuni invitati hanno sottolineato l' importanza della Memoria di ciò che avvenne: in particolare la scrittrice canellese Gianna Menabreaz (già invitata nella nostra scuola per raccontarci delle sue ricerche e dei suoi libri su ex-deportati e di vicende canellesi del periodo della seconda guerra mondiale: con gli allievi della ex quinta è stato prodotto un documentario proprio su questa esperienza, a disposizione sul sito del “Pellati”).

L'idea proposta dal Teatro degli Acerbi è risultata coinvolgente: su di uno schermo fatto di lenzuola un po' stracciate scorrono immagini sincronizzare alle parole degli attori.

Dopo una breve presentazione storica il filmato presenta il caos che avvenne dopo l'armistizio dell'8 settembre del '43, la guerra civile e la risposta dei nazisti al “tradimento” degli italiani che erano entrati nella Resistenza (cioè di coloro che nei campi di concentramento erano indicati con “TRIANGOLI ROSSI”).

Un ex-deportato pensa che sia giunto il tempo per raccontare al figlio le fasi della sua terribile esperienza:

– l'arresto nella cascina in cui, ancora ragazzo, lavorava (era solo un contadino e non faceva parte del mondo partigiano, ma, essendo italiano, venne catturato dai nazisti e trattato come un “traditore”);

– i 5 giorni su vagoni stracolmi senza cibo né acqua;

– l'arrivo a Mauthausen- Gusen (campo di concentramento in cui si attuava lo sterminio attraverso il lavoro forzato nelle cave, la consunzione per denutrizione e stenti, ed infine tramite le camere a gas);

– le inenarrabili violenze che fu costretto a subire (sullo schermo scorrono immagini che nulla nascondono alla realtà sconvolgente di ciò che era accaduto);

– infine, la gioia dei sopravvissuti all'arrivo degli anglo-americani, ma, purtroppo, ancora dolore per coloro che, già ridotti a scheletri per denutrizione, morirono per ...abbondanza di cibo.

L'attore-figlio legge documenti storici e si sofferma incredulo sull'accaduto con riflessioni personali, mentre adeguate musiche e voci di sottofondo narrano della loro esperienza; intanto l'attore-padre continua a rappresentare i fatti con gesti e parole, coinvolgendo i presenti.

Dalle parole dei ragazzi, risulta che la rappresentazione “Triangoli rossi” è piaciuta, perché li ha fatti immedesimare nella storia (basata su avvenimenti reali), anche grazie ad un'impostazione interessante, sottolineata dall'applauso finale di tutti i presenti: un modo valido per ricordare ciò che non deve essere dimenticato, per impedire che si possa ripetere.

Nella serata di venerdì 24, lo spettacolo è stato replicato per gli adulti, ma anche (e gratuitamente) per i ragazzi del biennio del “turistico” che non avevano potuto partecipare al mattino per ragioni di spazio (il teatro Balbo era davvero al completo).

Con il Teatro degli Acerbi sono previsti altri due incontri:

– per il biennio il 3 marzo con “Renzo Tramaglino sposo novello”;

– per il triennio il 13 marzo con “Soldato mulo va alla guerra”.