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Il Pellati di Canelli vince il bando "Stare bene a scuola"

La Regione finanzia 46 progetti dedicati allo “stare bene a scuola”

PIEMONTE – La finalità del bando istituito alla fine di ottobre 2021 è quella di ampliare l’offerta formativa attraverso progetti esclusivamente dedicati al benessere scolastico. La Regione finanzia progetti rivolti allo “stare bene a scuola”, in un contesto socio-relazionale positivo, all’interno di ambienti di studio e di apprendimento stimolanti, in cui gli studenti possano essere sempre più coinvolti e partecipi per poter esprimere i loro bisogni e sentirsi valorizzati nelle proprie competenze.

Perché il benessere scolastico, oltre ad essere un diritto, è anche una condizione prioritaria da garantire a tutti gli studenti che mai come in questo momento – ha sottolineato l’assessore all’istruzione Elena Chiorino – hanno bisogno di tornare a vivere il più normalmente possibile la scuola”.

Ad aggiudicarsi i fondi saranno ben 46 istituti su tutto il territorio piemontese. L’Assessorato all’Istruzione ha già provveduto all’esito delle istanze presentate proprio per consentire alle scuole ammesse al finanziamento di attivare i progetti il prima possibile per coinvolgere ragazzi durante l’anno scolastico in corso.

I progetti presentati sono così distribuiti sulle province piemontesi:

  • 20 nella Città metropolitana di Torino
  • 10 nel Cuneese
  • 7 nel Vercellese
  • 3 nell’Alessandrino
  • 1 nel Verbano Cusio Ossola
  • 2 nell’Astigiano: Istituto Artom con il progetto “Peer tutoring, insegnando s’impara” e il Pellati di Canelli con il progetto GEM – Gemell@ggio delle Emozioni

I progetti saranno finanziati con un importo complessivo di 207 mila euro, per un importo massimo di 5 mila euro per ciascun intervento. Tra le progettualità presentate dalle scuole secondarie si rilevano laboratori per favorire l’espressività degli studenti, attraverso musica, teatro, forum letterari, mostre, booktherapy; attività sportive come escursioni, tornei e uscite di rafting . E ancora dibattiti, collaborazioni con associazioni e anche con il Cnr, spazi pomeridiani di socializzazione per dare vita ad attività di condivisione di esperienze,volte a far emergere situazioni di eventuale disagio.